Lana Del Rey ha rilanciato la copertina e la tracklist del suo attesissimo album Chemtrails Over the Country Club.
La cantautrice ha accompagnato la rivelazione con una didascalia, poi cancellata, in cui tentava evidentemente di mettere le mani avanti e invertire il flusso dell’entropia di Internet, difendendo la copertina dell’album da ogni possibile accusa prima ancora di averne ricevuta qualcuna.
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Il motivo è chiaro: a maggio Lana Del Rey era stata molto criticata per aver tirato in ballo, in un paragone tra se stessa e altre popostar (Beyoncé, Doja Cat, FKA Twigs, Ariana Grande, Camila Cabello, Cardi B, Kehlani, Nicki Minaj), soltanto artiste non bianche. Del Rey si era giustificata dicendo che aveva semplicemente nominato le sue cantanti preferite. Popstar che «sono state al numero 1 in classifica con canzoni che parlano di essere sexy, di scopare, di tradire, ecc… Questo è il motivo per cui le ho citate. Avrei potuto nominare letteralmente chiunque, ma ho scelto le persone che preferisco».
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E ancora: «Vorrei anch’io avere la stessa libertà di espressione senza essere considerata isterica. Il fatto che vogliano trasformare il mio incarico, la mia difesa della fragilità in una guerra razziale è davvero brutto». Così un post scritto per criticare chi la criticava per la sua presunta abitudine di “rendere glamour gli abusi” ed esaltare relazioni e atteggiamenti tossici, le si era immediatamente rivoltato contro, aggiungendo alle accuse anche quella di razzismo.