A cura di Diego Lanuto
Si è conclusa nella serata dell’11 ottobre con la cerimonia di premiazione la decima edizione della Mostra Internazionale del Cinema Sociale, il Social World Film Festival di Vico Equense diretto dal regista e produttore Giuseppe Alessio Nuzzo, che ha visto tra i vincitori la pellicola di Carlo Fenizi “Istmo”.
Origini foggiane, classe 1985, una passione innata per la cultura ispano-americana e un grande talento nel dirigere attori famosi (e non) per il cinema nostrano e internazionale, Carlo Fenizi si è aggiudicato il riconoscimento dalla Giuria Giovani per il suo lungometraggio “Istmo”, rilasciato il 20 maggio in anteprima streaming sulla piattaforma Chili. La storia è quella di Orlando, traduttore di vecchie pellicole latinoamericane e “influencer” dei tempi moderni, in bilico tra una repressa volontà di mettersi in contatto con l’esterno e una propensione all’autoisolamento. È vittima e specchio di una società che unisce solo apparentemente, ma che di fatto aumenta le distanze. Alla base vi è un’attenta riflessione sulla contemporaneità e l’intento è quello di porre l’accento sul modo di rapportarsi con l’altro e la realtà che ci circonda, sempre più filtrata dalla comunicazione dei social network. In parole povere, una significativa lente di ingrandimento sulla condizione attuale. Inoltre, in un momento storico come quello che stiamo attraversando, un’emergenza pandemica da Coronavirus che non accenna ad arrestarsi, il film conferisce maggior valore all’importanza della vita e delle relazioni interpersonali, sebbene non si possa fare un paragone netto poichè è Orlando stesso a privarsi della libertà di cui ad oggi non si può godere a pieno.
A vestire i panni del protagonista troviamo Michele Venitucci (Tutto l’amore che c’è, Il seme della discordia, A Woman, Codice Rosso), che firma insieme a Fenizi anche la sceneggiatura, circondato da un cast a dir poco variegato e variopinto. Al suo fianco, infatti, fanno la loro comparsa l’attrice Caterina Shulha (Smetto quando voglio, La vita possibile), l’attore Timothy Martin (Una Pura Formalità, Karol, Un Papa rimasto uomo) e la pluripremiata star spagnola Antonia San Juan, figura di punta del panorama cinematografico ispanico.
Insomma, l’enfant prodige del cinema italiano ha conquistato nuovamente la critica e si è portato a casa un premio senza ombra di dubbio meritato. Del resto, non poteva essere altrimenti!