Un parroco celebra, in veste di sindaco, il matrimonio tra due donne e la notizia desta subito grande scalpore.
Una circostanza a dir poco singolare quella che coinvolge il prete della comunità cattolica di Sant’Oreste, piccola cittadina alle porte di Roma, alle prese con un evento a dir poco epocale.
Stando a quanto riferisce l’Adnkronos, i fatti risalgono risalgono a domenica 11 luglio. Il matrimonio si è svolto a Sant’Oreste, comune della provincia di Roma con poco più di 3.600 anime. A pochi giorni dalla celebrazione, il parroco si è recato dal sindaco Valentina Pini, eletta con una lista civica, affinché gli concedesse la possibilità di esaudire il suo desiderio e per la gioia delle due spose che, si presume, abbiano formulato richiesta esplicita della celebrazione ”sui generis”.
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A raccontare l’episodio è proprio il primo cittadino del cittadina capitolina. “Il parroco mi ha chiesto di potere avere la delega per sposare le due donne perché è prerogativa del sindaco concederla e, nella volontà di non ledere i diritti di nessuno, gliela ho data“, spiega Valentina Pini all’agenzia stampa. “La cerimonia è avvenuta in Comune“, conferma ancora il primo cittadino di Sant’Oreste tenendo a precisare anche che “avendo una certa confidenza col parroco ho detto pure di valutare l’opportunità di questa cerimonia. Ecco come sono andate le cose”. Per la Chiesa, un conto sono i diritti, altro conto il matrimonio, sacramento riconosciuto in quanto tale solo tra un uomo e una donna. Le donne unite civilmente da un sacerdote sono cattoliche? “Non so se lo hanno fatto a titolo religioso o per amicizia – conclude Pini -. Io ho concesso la delega solo nella volontà di non ledere i diritti di nessuno“.