L’attrice di Glee Lea Michele è al centro di una polemica per un suo tweet sulla morte di George Floyd.
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La morte del cittadino afroamericano che sta scuotendo l’America e il mondo intero. L’evento ha dato infatti il via a numerose proteste e manifestazioni contro l’abuso di potere e il razzismo. Diverse star del cinema e della tv hanno deciso di intervenire e tra questi anche l’attrice di Glee. Quello che voleva essere un tweet di supporto le si è rivoltato contro, Lea Michele stessa è stata infatti accusata di razzismo. La co-star di Glee, Samantha Marie Ware, ha risposto al tweet ricordando alla Michele quanto l’avesse messa in difficoltà durante una sua performance sul set.
“Ricordi quando hai reso il mio primo concerto televisivo un inferno vivente?!?! Perché io non lo dimenticherò mai. Credo che tu abbia detto a tutti che se avessi avuto l’opportunità avresti ca*ato nella mia parrucca! Insieme alle altre microaggressioni traumatiche che mi hanno fatto mettere in dubbio una carriera a Hollywood”.
L’attrice ha quindi accusato Lea Michele di aver tenuto nei suoi confronti un comportamento razzista. Non solo commenti ma anche intimidazioni e attacchi psicologici. Inizialmente sembrava essere un attacco isolato in risposta al tweet della Michele, ma poco dopo sono intervenuti altri membri del cast. Inizialmente l’attore Alex Newell ha incoraggiato la collega a parlare. Poco dopo anche l’attore William Belli ha dichiarato: “Lea mi ha trattato in modo così disumano da spingermi a lasciare il set di Glee“.
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Infine il colpo di grazia è stato il tweet silenzioso ma pieno di significato dell’attrice, Amber Patrice Riley. Non sono seguite repliche da parte di Lea Michele sulla bufera mediatica in cui è stata coinvolta. Non appena la situazione evolverà vi aggiorneremo sugli sviluppi.