In Marocco tantissimi ragazzi gay sono stati violati della loro provacy dopo che Naoufal Moussa, nome d’arte Sofia Taloni (indicata da alcune fonti come uomo gay e da altre come donna transgender). ha comunicato alle autorità come e dove le persone omosessuali si incontravano nel loro paese.
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Ricordiamo che in Marocco essere gay è un crimine punibile con multa e arresto fino a tre anni. Per questo molti ragazzi utilizzano l’anonimato sulle app per incontri LGBT.
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Secondo quanto riportato dal quotidiano Reuters, una modella transgender, Sofia Taloni, ha raccontato sui suoi social, durante una diretta, di scriversi sotto falso nome ad app di incontri gay (come Hornet, Grindr e Planet Romeo) per scovare le persone gay vicine e denunciarle alle autorità.
Nella diretta Taloni invita le donne a frugare ovunque, anche nelle proprie case, per scoprire chi usa queste app: “Potrebbe essere vostro marito nel vostro letto, o vostro figlio che è in bagno”. Dopo varie segnalazioni dei gruppi attivisti LGBTQ locali, il suo account è stato rimosso, ma il danno no.
Secondo quando riporta il New York Times, l’influencer avrebbe dato il via ai coming out forzati per un suo personale fastidio verso chi non rivela la propria identità sessuale. Quella che definiva l’ipocrisia dei suoi connazionali di non venire allo scoperto era spesso oggetto di battute e commenti sui suoi account.
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Di recente la BBC Arabic, versione araba del servizio di informazione britannico, ha intervistato l’influencer, che ha continuato a raccontare di come gli uomini utilizzano queste app per fare incontri.