“Molti in paese mi insultano perché sono omosessuale. E’ stato il paese che mi ha fatto deviare“. E’ la dura accusa del 61enne pensionato di Sava, affetto da disagio psichico, che è stato oggetto di estorsioni, vessazioni e rapine per diversi anni e ora si trova in una struttura protetta dopo l’operazione dei carabinieri che ieri ha portato all’arresto di 18 persone (10 maggiorenni e 8 minorenni).
Le dichiarazioni sono riportate nel verbale dei carabinieri, che lo interrogarono dopo un incendio divampato nel giugno scorso all’interno della sua abitazione. Era stato lui stesso, inavvertitamente, a provocarlo dopo aver dato fuoco ad alcuni documenti.
L’uomo arrotondava la pensione di 515 euro raccogliendo rifiuti da privati e attività commerciali in cambio di piccole somme di denaro e poi conferiva il materiale all’isola ecologica. «Da un pò di tempo a questa parte – rivelò il pensionato – subisco continue richieste di denaro da parte di alcuni ragazzi del luogo, circa una ventina. Mi spiego meglio. Sono una persona molto fragile e quindi questi giovani si approfittano di me. Vengono a trovarmi a casa, anche in gruppi, e mi chiedono continuamente soldi». Le loro richieste, riferì ancora il pensionato, «sono diventate sempre più insistenti e sono stato costretto a dar loro dei soldi perché se non lo avessi fatto, mi avrebbero picchiato, inoltre hanno minacciato di incendiarmi casa o il mio Ape Piaggio». Il 61enne ha ammesso di aver pagato «per paura». «Mi rendo conto – ha detto agli investigatori – di non stare proprio bene perchè vino da solo e non ho famiglia».