Il Giornale ha intervistato la mitica Raffaella Carrà che ha parlato del nuovo programma tv che conduce e di quante (troppe) lacrime si vedano in tv con drammi, morti, uccisioni e che, non solo per lei, la tv è anche altro…
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«”Pronto Raffaella” è stato un successo talmente travolgente che i quotidiani scrivevano che ero la Madonna. Davanti a questo mi sono chiesta: ma dove stiamo andando?»
A proposito, ha recentemente detto che nelle trasmissioni del pomeriggio si piange troppo.
«Sì, sono tutte storie di uccisioni, morte. Comincia Eleonora Daniele al mattino, e si va avanti nel pomeriggio. Io non dico che non si debba andare in profondità di alcuni fatti e parlarne con opinionisti di livello. Ma bisogna alternare tutto a momenti di leggerezza. Lorella Cuccarini e Alberto Matano sono molto bravi ma se potessero anche alleggerire un po’ le interviste sarebbe meglio. Differenziare, voltare pagina, è ciò che colora il programma».
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I format dei reality o dei talent show hanno fatto la loro epoca o non ancora?
«No so, non sono direttore di rete. Ma se non fai un reality o un talent, che fai? Servono nuove idee, non è facile».
Sanremo? Lo rifarebbe?
«No, assolutamente. Basta. Mi sono detta: Sanremo è da uomini, la farà Amadeus e andrà benissimo, è il suo. È preparatissimo e fa tv con la mano sinistra. Lo farà diverso da Baglioni, ma lo farà a modo suo, bellissimo».
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