Brian J.Smith, diventato famoso in tutto il mondo grazie alla serie di Netflix Sense8, dove interpretava Will, ha rilasciato un’intervista alla rivista Attitude nella quale ha parlato di come sia stato crescere gay e spaventato nel conservatorismo del Texas degli anni ’80.
Per via della sua sessualità si è trovato isolato in un ambiente scolastico poco accogliente che lo ha privato della serenità e della libertà anche solo di guardare qualcuno senza il terrore di essere frainteso o di far sentire a disagio gli altri: “Ero terrorizzato. A scuola non potevo trovarmi davvero bene in nessuna parte. Non ero né un atleta né un secchione”.
L’unico posto nel quale poteva scappare e non sentire ciò che provava era il palcoscenico, ed è l’unico luogo in cui non si è mai sentito solo.
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Smith afferma di aver sempre fatto attenzione a rivelare la sua identità agli altri, scegliendo accuratamente le persone con le quali essere sincero. Quando si è aperto con la sua famiglia all’età di 30 anni è rimasto piacevolmente sorpreso dalla loro reazione. I suoi genitori si sono dimostrati molto più accoglienti di quanto pensasse, affermando con grande tranquillità che aspettavano solo il momento in cui si sarebbe sentito libero di parlare con loro.
E si è rivelato essere il momento in cui anche l’attore ha preso coscienza della sua realtà e del fatto che forse il mondo non è così crudele. Quando è arrivato Sense8 Brian si è sentito rilassato, potendo essere semplicemente se stesso in ogni momento sul set.