Giornata storica per l’Irlanda del Nord dove i matrimoni gay e l’aborto sono diventati legali.
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La legalizzazione è diventata effettiva alla mezzanotte, tra lunedì e martedì, in seguito alla legislazione del parlamento britannico perchè quello di Belfast è bloccato dal gennaio del 2017 per il mancato rinnovo della coalizione di unità nazionale tra la destra unionista protestante e la sinistra repubblicana cattolica. “A mezzanotte sarà fatta la storia”, aveva commentato Grainne Teggart, manager della campagna di Amnesty International nell’Irlanda del Nord. Le nuove norme avranno effetto operativo del 2020 ma da stanotte sono formalmente in vigore.
Contrariamente al resto del Regno Unito, dove è legale dal 1967, l’aborto era rimasto illegale nell’Irlanda del Nord, salvo che la gravidanza minacciasse la vita della mamma. E anche per i matrimoni gay l’Irlanda del Nord era l’unica eccezione. Approfittando della paralisi istituzionale del Paese, privo di un governo locale da gennaio 2017 a seguito di uno scandalo, i deputati di Westminster nel luglio scorso hanno votato degli emendamenti per estendere il diritto all’aborto e ai matrimoni fra persone dello stesso sesso in Irlanda del Nord che non si è potuta opporre proprio in virtù della mancanza di un governo.
I primi matrimoni gay saranno celebrati “al più tardi la settimana di San Valentino del 2020” secondo il segretario di Stato responsabile dell’Irlanda del Nord Julian Smith. “Ci siamo – si è felicitata su Twitter Grainne Teggart a proposito della legalizzazione dell’interruzione di gravidanza – è il giorno in cui diciamo addio a delle leggi oppressive che controllavano il nostro corpo e ci rifiutavano il diritto di decidere”.