Il 26 aprile è la giornata della visibilità lesbica. E’ una data poco conosciuta, purtroppo, ma che dovrebbe essere ricordata e celebrata ogni anno. Come il 17 maggio (giornata mondiale contro l’omofobia), il 23 settembre (dedicato alle persone bisessuali), il 31 marzo (per la visibilità trans) e l’8 novembre (per le persone intersessuali) anche le donne LGBT hanno il loro giorno: il 26 aprile è la data dedicata all’orgoglio lesbico.
Ma perché la parola lesbica fa così tanta paura? Una donna lesbica non necessariamente deve rasarsi i capelli, apparire e comportarsi come un maschiaccio o sapere come si ripara il motore di un’auto. Questi sono solo stereotipi che non fanno nemmeno più sorridere. Una lesbica è semplicemente una donna a cui piacciono altre donne. Nulla di più e nulla di meno.
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Negli anni, sono molte le donne lesbiche che sono diventate celebri. C’è ad esempio Ellen DeGeneres, che anche se con qualche difficoltà, è ormai una delle conduttrici più amate in America. Ci sono anche le attrici Jodie Foster ed Ellen Page. E potremmo stare qui a elencare tutte le più famose donne lesbiche, compilando una lista infinita di personalità più o meno note. Ma per il 26 aprile 2019, vogliamo ricordare una donna italiana, venuta a mancare il 31 ottobre dello scorso anno. La prima donna italiana a dichiararsi lesbica.
La parola lesbica è stata scelta dalle stesse attiviste per definirsi, nel pieno dell’autodeterminazione, ma è sempre stata scomoda, poco amata, considerata addirittura cacofonica.