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Fa discutere lo spot di Ikea Italia che trae ispirazione, senza farne mistero, dal Congresso delle Famiglie appena concluso a Verona e dalla polemiche che ne sono conseguite.
«Non c’è bisogno di un congresso per capire cos’è una famiglia. #congressodellafamiglia» è il messaggio a corredo del video su Facebook dove si dice che «famiglia è chi condivide il tuo divano», è chi «si presenta alla tua porta senza chiamare», «chi ti fa sentire a casa» o chi «conosce la password del tuo wi-fi».
Uno spot che la maggior parte degli utenti sembrano aver apprezzato: «Chapeau! Avreste potuto evitare di schierarvi per non rischiare di perdere i clienti che la pensano diversamente. Coraggiosi e onesti. Bravi». O ancora: «Siete stati così grandi che diminuirò il numero di matite rubate, prometto ❤️». E c’è chi sceglie l’ironia: «Famiglia è …chi ti aiuta a montare i vostri mobili! 😉».
Ma c’è anche chi non fa mistero di non aver gradito per nulla l’iniziativa: «Ero un cliente fedele del Ikea da oggi non lo sarò più perché sai io credo ne la famiglia naturale! Voglio vedere quanto guadagno avrete solo con le copie gay!», «Famiglia è chi vi boicotta! Vi scordate i miei soldi! State bene così!».
Il colosso del mobile svedese non è la prima volta che decide di prendere posizione sul tema dei diritti e delle famiglie. Questa volta lo ha fatto in modo decisamente esplicito: chissà cosa ne penserà il sindaco Federico Sboarina, in prima fila al congresso delle Famiglie, al quale ha dato il patrocinio del Comune, e alle prese proprio con Ikea con un lungo braccio di ferro sul possibile insediamento della multinazionale a Verona… .