A distanza di quasi otto mesi dalla morte (era il 15 gennaio 2018), sono state rivelate le cause della morte di Dolores O’Riordan, la cantante dei Cranberries. La verità arriva proprio in quello che sarebbe stato il giorno del suo 47esimo compleanno. A riferirle è stato il medico legale nell’ambito dell’indagine riguardante il decesso dell’artista irlandese.
Davanti alla Westminster Coroner’s Court, il medico ha rivelato che la O’Riordan è morta per annegamento nella vasca da bagno della stanza d’albergo in cui alloggiava, il London’s Park Lane Hilton hotel, a seguito di un’intossicazione da alcol. Il medico ha specificato che la cantante è deceduta a causa di un “tragico incidente“.
Sul suo corpo non erano presenti ferite o segni di autolesionismo, ma la quantità di alcol presente nel suo sangue era più di quattro volte superiore al limite imposto dalla legge britannica per mettersi alla guida di un’auto. Stando alle informazioni raccolte dall’indagine, nella camera dell’hotel sono state ritrovate quattro piccole bottiglie di alcolici e una bottiglia di champagne vuote.
L’ultimo contatto della O’Riordan è stato con sua madre, con una telefonata avvenuta verso le 3:00 del mattino. Dopodiché il silenzio, fino al ritrovamento del suo corpo privo di sensi la mattina del 15 gennaio e la conferma della morte arrivata alle 9:16.
La cantante da tempo combatteva con un disturbo bipolare, fronte sul quale aveva comunque fatto registrare dei miglioramenti grazie alle terapie. Dei problemi alla schiena l’avevano inoltre costretta a fermare il tour dei Cranberries per sottoporsi a delle cure specifiche.
Dopo l’udienza alla quale sono state comunicate le cause del decesso, alla quale hanno preso parte la madre, il fratello e la cognata dell’O’Riordan, la band irlandese ha postato un commovente messaggio su Facebook. “Dolores continuerà a vivere nella sua musica“, hanno scritto gli ex compagni.