L’omosessualità non è più un reato in India. Una decisione storica da parte della Corte Suprema indiana, che ha depenalizzato l’omosessualità con una sentenza arrivata dopo anni di battaglie. Fino ad oggi in India l’omosessualità veniva considerata un «reato contro natura» in base alla sezione 377 del Codice Penale, una legge vecchia oltre 157 anni. Essere gay poteva costare fino a 10 anni di reclusione.
La commissione, composta da cinque giudici, era presieduta da Dipak Misra che ha dichiarato: «Criminalizzare gli atti omosessuali è irrazionale, arbitrario e manifestamente incostituzionale. Era diventata un’arma per la persecuzione contro la comunità Lgbt». La sentenza arriva dopo settimane di dibattito e rovescia un giudizio del 2013, che invece aveva confermato la vecchia legge di epoca coloniale. Oggi però le cose sono cambiate, scatenando la festa di attivisti dei diritti civili, associazioni, e tutta la comunità gay internazionale.