Secondo uno studio del Centers for Disease Control and Prevention, il 24.8% degli uomini americani avrebbero ammesso di aver subito almeno un atto di violenza mella vita, in genere però di natura omosessuale.
L’attuale disciplina si è radicata nel nostro ordinamento a seguito delle modifiche al codice penale introdotte dalla legge numero 66 del 15 febbraio 1996. Prima dell’intervento di questa legge i delitti sessuali erano collocati tra i reati contro la moralità pubblica e il buon costume.
Oggi il codice penale punisce come violenza sessuale, all’articolo 609-bis, la condotta di colui che con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringa taluno a compiere o subire atti sessuali e quella di colui che induca un altro soggetto a compiere o subire atti sessuali abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto o traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona.
La pena è quella della reclusione da cinque a dieci anni.