Giuliano Costalunga, l’ex parroco di Selva di Progno (Verona) sposatosi in Spagna con il compagno, ha raccontato la sua storia su TeleArena.
«Sono ancora prete nel cuore, ma non più a livello ufficiale riconosciuto dalla Chiesa cattolica: ho chiesto di lasciare il ministero sacerdotale l’8 febbraio scorso. Chiamatemi pure come volete, Julian, solo Giuliano, don Giuliano per chi ancora mi vede come prete, a me va benissimo tutto». Il suo, racconta, «è stato un cammino progressivo, non è che io ho scoperto, capito, compreso e accettato la mia omosessualità prima del matrimonio. È stato un percorso, negli ultimi 10 anni, quello che mi ha portato a conoscere l’uomo che oggi è mio marito: è nata come un’amicizia poi via via si è sviluppata e approfondita fino a quando, tre anni fa, ho ritenuto opportuno lasciare la parrocchia per rispetto della comunità».
«Il mio, non è un caso isolato dentro la Chiesa – precisa l’ex prete – anzi: credo di non dire una cosa nuova quando affermo che di situazioni simili ce ne sono tante. So di preti omosessuali ma anche di etero che hanno un’amante in pianta stabile, persone di cui io personalmente ho certezza, so nomi e cognomi, “colleghi” che ho visto, incontrato, con i quali mi sono confrontato che preferiscono però continuare a vivere nel silenzio la loro doppia vita. Io non ce l’ho più fatta e per rispetto alla mia felicità e alla Chiesa, che continuo ad amare, ho preferito lasciare».