I piatti sporchi nel lavello stanno prendendo vita? La cesta della biancheria straborda di calzini usati e tovaglie macchiate? Aloni e ditate sui vetri vi impediscono ormai di guardare fuori dalla finestra? Rassegnatevi: è giunta l’ora di fare le pulizie. Ma da oggi avete un motivo per farle col sorriso sulle labbra: l’attività fisica associata alle faccende domestiche allunga la vita. Che ci crediate o no, bastano 30 minuti al giorno per ridurre la mortalità del 12 per cento. Lo dimostra uno studio dell’Università della California a San Diego pubblicato su Journal of the American Geriatrics Society.
L’esperimento
I ricercatori hanno selezionato più di 6.300 donne tra i 63 e i 99 anni, a cui hanno chiesto di indossare per una settimana un dispositivo sui fianchi (chiamato “accelerometro”) che misura le accelerazioni provocate dai movimenti. L’attività fisica quotidiana registrata è stata poi messa in relazione con le loro condizioni di salute nei 4,5 anni successivi.
I risultati
«Il nostro studio – spiega la coordinatrice Andrea LaCroix – dimostra che si possono ottenere benefici per la salute anche con un’attività fisica al di sotto dei livelli raccomandati dalle linee guida». I dati indicano infatti che 30 minuti di attività fisica leggera al giorno (se possiamo definire “leggera” quella associata alle pulizie) possono ridurre la mortalità del 12 per cento. Chi invece riesce a praticare ogni giorno 30 minuti di attività fisica moderata o intensa (ad esempio camminando a passo veloce o pedalando a ritmo sostenuto) arriva a ridurre il rischio di mortalità del 39 per cento.
Un toccasana per gli anziani
«Non dobbiamo correre la maratona per mantenerci in buona salute», sottolinea LaCroix. «Dobbiamo cambiare paradigma quando pensiamo all’attività fisica: conta ogni movimento che facciamo. Molte attività che eseguiamo quotidianamente possono migliorare la nostra salute: pensiamo ad esempio a camminare fino alla casella della posta, passeggiare nel quartiere, piegare i vestiti, riordinare la casa. Simili attività contano per più del 55% dell’attività quotidiana praticata da un anziano». Più gli anni passano e più energia si spende per fare le stesse attività, ricorda la ricercatrice: per questo motivo anche l’attività fisica deve essere “dosata” in base all’età.