L’omofobia è un problema per la società ma non è un male incurabile. E il rimedio dal 25 maggio si potrà trovare facilmente nelle farmacie comunali di Torino dove sarà distribuita una singolare medicina, utilissima per estirpare questa “malattia”. Si chiama Deomofobina. Il principio attivo? La conoscenza, che è l’unico antidoto contro le discriminazioni.
Il contenitore di Deomofobina è identico a quello dei farmaci comuni, l’espositore molto simile a quello delle vitamine o degli integratori. Le differenze si possono notare soltanto leggendo attentamente le indicazioni e aprendo la scatolina. Al suo interno non ci sono compresse ma un coloratissimo bugiardino, pensato dalla dottoressa Margherita Graglia nell’ambito di un progetto di Geco, l’associazione di genitori e figli contro l’omotransfobia.
Il progetto, patrocinato dal Comune, dalle Farmacie Comunali, dalla Regione e dal Coordinamento Torino Pride, è partito, ma i volontari di GeCo non hanno intenzione di fermarsi qui. «Abbiamo già in mente una seconda edizione – spiega entusiasta Lino Manfredi, uno dei fondatori dell’associazione – vorremmo inserire nella scatolina, oltre ai bugiardini, anche un blister di “pillole” colorate, come quello disegnato sull’espositore. Stiamo cercando un produttore e, poi, ripartiremo».
Intanto, però, le confezioni di Deomofobina sono pronte per essere distribuite a chiunque entrerà nelle farmacie comunale n°25 e n°8 dove, rispettivamente venerdì 25 maggio e sabato 26, il progetto sarà presentato al pubblico. Quando inviteranno le persone ad assumerlo, i volontari e i farmacisti spiegheranno che l’unico effetto collaterale di questa “medicina” è lo sviluppo di una maggiore empatia verso gli altri. Un effetto, questo, tutt’altro che indesiderato.