«Ancora oggi gli omosessuali vengono perseguitati in Italia». Uno sfogo, arrivato nel mezzo della presentazione del suo nuovo film “The happy Prince”. Con queste parole l’attore inglese Rupert Everett ha commentato, dalla Casa del Cinema a villa Borghese, la condizione degli omosessuali nel mondo ma anche in Italia, dove solo lo scorso 5 aprile un 21enne è stato barbaramente aggredito alla stazione Tiburtina di Roma da quattro giovani naziskin.
«Ancora oggi – dice – gli omosessuali vengono perseguitati in Russia, Cina e India e anche in Italia e Gran Bretagna la loro situazione non è affatto buona». «C’è una rinnovata fobia contro gli omosessuali e rispetto a queste cose – conclude – bisogna essere vigilanti e attivi».
Everett si trova in Italia per presentare il film sulla vita di Oscar Wilde in cui riveste il duplice ruolo di regista e protagonista. Con lui, sullo schermo anche Colin Firth e Emily Watson. Più che una recitazione, quella di Everett nei panni di Oscar Wilde sembra essere una vera e propria reincarnazione-omaggio allo scrittore, aforista, poeta, drammaturgo e saggista irlandese, omosessuale dichiarato ante litteram. “The happy Prince”, già passato fuori concorso alla Berlinale special arriverà in sala il 12 aprile.