Peter Martins, storico direttore del New York City Ballet, ha deciso di rassegnare le dimissioni dopo le accuse di abusi di tipo verbale e fisico mosse nei suoi confronti. A renderlo noto il New York Times. A puntare il dito contro il 71enne Martins sono una trentina di danzatori e danzatrici.
Fra le varie accuse a suo carico anche quella di aver abusato del suo potere per avere in cambio delle prestazione sessuali. “Ho negato e continuo a negare di aver avuto comportamenti di questo genere”, ha scritto in una lettera al Consiglio di amministrazione del balletto finita nelle mani del quotidiano newyorchese. “Ringraziamo Peter per il suo formidabile contributo al New York City Ballet in questi ultimi trent’anni”, ha detto in un comunicato il presidente del Cda, Charles W.Scharf.
Peter Martins, di nazionalità danese, è finito nell’occhio del ciclone dopo l’invio di alcune lettere anonime contenenti accuse nei suoi confronti che hanno fatto scattare l’inchiesta. Alcuni fatti risalirebbero addirittura al 1983. Nel 1989 l’uomo è stato nominato direttore della compagnia di ballo, fondata nel lontano 1948.
Dopo le rivelazioni di inizio ottobre sul produttore hollywoodiano Harvey Weinstein le accuse di molestie sessuali e di aggressioni si sono succedute in vari campi dalla politica allo spettacolo. Dall’inizio di dicembre la Metropolitan Opera di New York ha sospeso tutte le collaborazioni con il suo direttore musicale onorario, il celebre direttore d’orchestra James Levine. Il 74enne, infatti, è accusato di molestie sessuali che avrebbe commesso negli anni ’80. Il 24 dicembre scorso, invece, l’orchestra sinfonica di Montreal ha annunciato l’apertura di un’inchiesta interna per le accuse di molestie sessuali che sono state rivolte al direttore d’orchestra svizzero Charles Dutoit.