«L’anno prossimo, a Dublino, in occasione dell’Incontro mondiale delle famiglie cattoliche, e al quale parteciperà Papa Francesco, sono benvente anche le famiglie omosessuali». «La mia speranza per il raduno dell’anno prossimo, è che sia davvero per tutte le famiglie: parlo delle famiglie tradizionali, quelle monoparentali, ma anche le persone impegnate in una seconda unione, i divorziati risposati, i credenti come i non credenti, le persone di altre religioni, coloro che sono d’accordo con la Chiesa ma anche chi non è sulla stessa lunghezza d’onda».
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Un appello partito da monsignor Brendan Leahy, responsabile della diocesi irlandese di Limerick, presto diventato virale tra i social. D’altronde l’Irlanda ha vissuto un referendum storico nel 2015, con il 62% dei votanti che ha sposato il matrimonio egualitario, poi diventato legge. Tra i Paesi più cattolici d’Europa, l’Irlanda ha cambiato faccia nel corso degli ultimi 10 anni, tanto da portare Leahy all’inedita proposta, a cui il Vaticano non ha per il momento ancora replicato.
«Molti elettori hanno preso parte al voto e noi diamo il benvenuto a tutti coloro che l’anno prossimo vorranno prendere parte a questa celebrazione. Ciascuno deve sentirsi accolto durante il raduno. Noi vogliamo costruire un buon piano di sostegno famigliare a ogni livello».
“Il Vangelo della Famiglia: gioia per il mondo” sarà il tema del IX Incontro Mondiale delle Famiglie, che si terrà dal 21 al 26 agosto 2018.