Lele Mora è intervenuto ai microfoni di ECG, il programma di Radio Cusano Campus dove ha parlato dello scandalo che stra travolgendo Hollywood.
“Dinamiche simili succedono anche in Italia. Succedono a chi vuole che succedano. Io non ce l’ho con nessuno, non parlerò mai di un caso in particolare, parlo in generale. Io non ho mai fatto cose di questo genere, i miei artisti hanno lavorato soltanto se avevano capacità. Poi ognuno o ognuna la dà a chi vuole lui o lei. A volte chi va nel dimenticatoio o non è più sotto le luci dei riflettori cerca di tornare a far parlare di sé dicendo di essere stata violentata. Se una non la vuole dare non la dà, la violenza è quella che è capitata a quella donna a Rimini, non queste storie. Nel mondo dello spettacolo non esiste violenza, credetemi, se una vuole darla via lo fa perché le piace o per raggiungere i suoi obiettivi”.
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Sul tema, Lele Mora è un fiume in piena: “Non è la persona potente che cerca le donne o gli uomini per andarci a letto, ma sono le donne e gli uomini a cercare la persona potente per raggiungere i propri obiettivi. E quando è il momento, se una persona non ti piace, non ti va, gli puzza l’alito, tu fai qualcosa solo se tu lo vuoi fare. Per salire da me nel mio ufficio c’erano persone disposte a tutto, a qualsiasi cosa, erano pronte anche a prostituirsi gratuitamente davanti alla mia persona. Ma non ho mai fatto questo genere di cose. Avevo la fila di uomini e donne pronti a qualsiasi cosa pur di venire a lavorare con me. Se devo dirla tutta, c’erano donne che venivano da me per essere portate ad Arcore solo per incontrare Silvio Berlusconi e chiedere cortesie. Io non ho mai portato donne ad Arcore, ho portato solo persone di una certa cultura, di una certa carineria e di una certa dolcezza. Ma nulla di più. Perché mi metto nei panni dei genitori e delle famiglie di queste ragazze.”
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“Oggi è cambiato il mondo – continua – una volta erano gli uomini che rincorrevano le donne, oggi sono le donne che dicono mi faccio quel produttore là perché sicuramente mi darà una mano. E credetemi, ce ne sono tantissime che poi ci sono riuscite. Ma con questo non ottieni il successo, ottieni la popolarità. Sono due cose differenti. Oggi cercano tutte di diventare cantanti, presentatrici, attrici, questo non è un lavoro semplice, serve prepararsi, studiare, tutte pensano che quella cosa che hanno tra le gambe sia un bancomat. Questo è diverso. Lo possono fare le escort o i toyboy. Vi dico un’altra cosa. Paese che vai, zoccole che trovi“.
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