Il punto più visibile di Flero, in corrispondenza di un incrocio lungo la strada che porta in città (tra via Vittorio Emanuele II, via XXV Aprile e via Don Maestrini). È qui che da alcuni giorni campeggia un enorme manifesto pubblicitario che pubblicizza un evento dedicato ai promessi sposi che si terrà in Franciacorta. Il cartellone è stato preso di mira da qualcuno che evidentemente era “disturbato” da alcune immagini, o quantomeno contrario alle unioni civili, approvate dopo anni di attesa il 5 giugno 2016.
La premier serba sfida l’omofobia. In marcia al gay pride di Belgrado (VIDEO)
Il 14 e 15 ottobre Villa Calini a Coccaglio, nel bresciano, ospiterà la fiera “Sposi in villa”. Ma a far discutere è un gesto vandalico avvenuto nei giorni precedenti a lunedì 25 settembre a Flero, sempre nel bresciano, su uno dei manifesti pubblicitari e che danno notizia dell’appuntamento. La locandina originale, infatti, riporta tre tipi di situazioni: due coppie omosessuali (due uomini e due donne) e una coppia etero. Mani di pennello bianco-grigie hanno accuratamente cancellato le fotografie di destra e di sinistra, lasciando intatta quella centrale.
In Inghilterra un vescovo sarà il padrino del Liverpool Pride: “l’omofobia e i crimini di odio sono malvagi e devono essere condannati”
Segno che la rassegna in programma a Coccaglio metterà a disposizione prodotti e servizi per ogni genere di coppia. Tuttavia, qualcuno ha pensato di sfregiare il manifesto usando della vernice per coprire le situazioni delle coppie omosessuali. La notizia è riportata anche dal portale gaypost.it. Tra gli organizzatori della fiera, tra l’altro, c’è anche un’agenzia di viaggi che si occupa delle esigenze per gli omosessuali.
Quanto avvenuto è stato citato anche sulla pagina Facebook di Flero in cui il gesto viene definito opera di “talebani”: “Ci permettiamo di riportare un post pubblicato oggi e che condividiamo. L’ossessione di chi non può neppure vedere la riproduzione di due uomini e due donne che si abbracciano nell’amore, è talebanesimo, lo stesso che si addebita ad altri (a scorrere nella foto il cartellone censurato). Ognuno deve cantare e leggere ed amare chi gli piace e lo fa stare bene e nessun potere costituito può censurarlo. Anche a Flero.
Albi Simo Giulia
Credo una decina di giorni fa, ferma al semaforo, mi è scappato l’occhio verso questo cartellone pubblicitario… Tre foto che ritraevano il matrimonio di due uomini, un uomo ed una donna e due donne.. Mi sono ritrovata subito a Sorridere pensando alla bellezza del fatto che, finalmente, si festeggia l’Amore, quello che chiede solo di Amare, oltre ogni barriera, ogni pregiudizio.. Un cartellone come un’altra piccola vittoria!! Oggi lo ritrovo così: un gesto davvero bruttissimo che mi ha lasciato tanto amaro in bocca!! Fino a che si discriminerà anche l’Amare non potremo mai considerarci una società evoluta!”