La Repubblica ha intervista la mitica Mara Maionchi che si è aperta come non mai sulla tv, su X Factor e sul marito che ha perdonato dopo aver scoperto di essere stata tradita… Altra risata. Ha 76 anni e scandisce l’ età con un certo orgoglio.
Ex produttrice discografica, talent scout, giudice, concorrente ( Masterchef) ma anche attrice, protagonista di spot, «nonna non canonica » (la figlia Giulia, discreta, seduta accanto a lei, annuisce), ora è tornata a fare la giudice di X Factor su SkyUno. Guadagna standing ovation e fa scatenare i social. «Il segreto è che mi diverto come una pazza. La giuria è forte: Levante è bella e capisce di musica. Fedez è bravo, è un imprenditore, lo so, ma di animo gentile. Manuel Agnelli è un vero artista ed è un gran fico. Si è un sex symbol e siamo anche seduti vicini. Tiè».
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La considerano una scopritrice di talenti, Gianna Nannini l’ ha ringraziata.
«È stata molto carina. Ma io non penso di aver “scoperto” nessuno. Le persone sono venute da me con un talento loro, io ho saputo riconoscerlo. È diverso. Col talento da solo non ci fai niente, devi lavorare. Arrivavano certi presuntuosi…».
Facciamo i nomi.
«No i nomi no. Diciamo quelli di cui vado fiera. Tiziano Ferro: non se lo filava nessuno ma io sentivo che c’ era qualcosa, e abbiamo insistito, insistito. Quando è entrato in classifica è stata felicità pura. Eccheca».
Chi vincerà “X Factor”?
«Chi se ne fregherà di noi e ha voglia di farsi notare. Quello è il talento: crederci e essere».
Tre anni fa ha avuto un tumore, perché ha deciso di parlarne ovunque?
«Per dare speranza e per dire di fare prevenzione, è fondamentale. Tante ragazze mi hanno scritto di parlare delle metastasi, ne parleremo. Voglio impegnarmi è una battaglia. A me finora è andata bene ».
Dove si trova la maggiore libertà sessuale?
Chiama suo marito Alberto per cognome: Salerno. Come mai ha deciso di scrivere un libro a quattro mani con lui?
«Perché mi divertiva. Lo sanno tutti, l’ abbiamo pure scritto, che mi ha tradito. Doveva stare più attento ma dopo 40 anni non si lascia un marito per una scopata. Una storia è diverso, una sera di libertà, vabbè No, vabbè un co, non è vero che non conta. Non ho fatto finta di niente, gli ho fatto un culo come un paniere. Questo non so come dirlo in altro modo».
Però, scusi, uno che conserva la ricevuta dell’ albergo dove va con l’ altra, come traditore non è Arsenio Lupin.
(ride) «Anche lui mi ha detto: non scriverlo che faccio la figura del cretino. È una persona perbene. Lo sa com’ è: gli uomini sono semplici. Le donne sono diverse ».
Di Silvia Fumarola per la Repubblica