Dopo la terza volta in cui è stato bersaglio dalla stessa persona di insulti omofobi in pubblico, per strada o in un locale, ha deciso di fare denuncia «perché non è normale che nel 2017 io debba girare per strada pensando che possa essere aggredito perché non ho una fidanzata ma un fidanzato». È la storia di un minorenne faentino raccontata da lui stesso in un post su Facebook. Autore degli insulti un coetaneo con cui ha frequentato le scuole dell’obbligo, «il bulletto delle elementari».
La decisione di passare alle vie legali è maturata di fronte al peggiorare degli insulti: nei primi due episodi il giovane si è sentito urlare “Frocio” e la coppia ha provato a usare l’arma dell’ironia gridando “Eterosessuale” agli altri passanti ma nell’ultimo caso, avvenuto il 21 agosto, oltre all’insulto dall’aggressore che passava in bicicletta è partito anche uno sputo in direzione del minorenne.
Secondo quanto raccontato dal giovane al sito Emiliaromagnamamma.it che ha riportato la notizia, prima di mettere in campo gli avvocati ci sarebbe stato un tentativo di mediazione: il padre della vittima degli insulti avrebbe incontrato la madre dell’altro ragazzino trovando però un muro di chiusura a difesa del figlio.
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La storia di Faenza ha avuto risalto sui social network e Michele Giarratano, avvocato e marito del parlamentare Sergio Lo Giudice, ha proposto al diciassettenne l’assistenza legale di Gay Lex, la rete di avvocati e attivisti Lgbt. Anche Arcigay nazionale ha contattato il giovane per assisterlo.