Lori Jesperson, una psicologa criminale che lavora in una prigione dello stato della California, ha subito delle minacce ed è stata addirittura chiusa in una cella con alcuni detenuti molto pericolosi per ben due volte. Tutto perché ha avuto il coraggio di denunciare ai dirigenti della prigione tutti pregiudizi e le violenze (fisiche e psicologiche) che i suoi colleghi stavano infliggendo ai detenuti omo e transessuali.
Alla base dell’omofobia c’è una persona repressa che odia (o invidia) chi manifesta la propria felicità!
Dal momento che, dopo la denuncia di quanto accadeva nella prigione (2016), nessuno ha mosso un dito, la spicologa ha intentato pochi giorni fa una causa contro lo Stato della California, non cedendo alle minacce dei suoi colleghi. Quello a cui la Jesperson aveva assistito era sconcertante: le guardie costringevano le trans della prigione a svolgere dei balletti siml striptease di fronte a tutti gli altri, lasciavano le docce appositamente aperte per permettere agli altri detenuti di picchiare e abusare delle persone gay e trans. Hanno addirittura rilasciato delle informazioni personali su alcuni detenuti gay per farli schernire e umiliare dagli altri. Speriamo davvero che Lori riesca a far cambiare le cose!