La Corte Suprema dell’India sta considerando una sentenza di riferimento che potrebbe portare alla decriminalizzazione dell’omosessualità. Attualmente, l’omosessualità è illegale in India ai sensi dell’art. 377 del codice penale indiano.
La Corte Suprema indiana è composta da 9 giudici ed è guidato dal Capo della Giustizia JS Khehar e sta considerando se il diritto alla privacy è definito come diritto fondamentale dell’individuo. Il caso portato alla Corte Suprema riguarda il programma Aadhaar. L’Aadhaar è un numero di identità univoco a 12 cifre emesso nei confronti di tutti i redisenti indiani in base a dati biometrici e demografici.
Gli attivisti hanno sostenuto che il programma era una violazione del diritto alla privacy. Il Giudice DY Chandrachud ha detto che se il diritto alla privacy è da intendere come diritto fondamentale dell’uomo, allora la decisione della Corte del 2013 che ha confermato la legittimità costituzionale dell’omosessualità come reato deve essere ribaltata, abolendo quindi il reato di omosessualità.
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