Matrimonio egualitario. Così Monica Cirinnà parla di nozze e adozioni a Repubblica.it. Riconoscimento alla nascita dei figli nelle coppie gay. Adozioni aperte a single e omosessuali. Una legge che regolamenti (ma non vieti) la gestazione per altri. “Abbiamo dimostrato che l’Italia può conquistare diritti impensabili fino a ieri, ma siamo soltanto all’inizio del cammino”.
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Mentre le coppie omosessuali celebrano una nuova estate di unioni civili, Monica Cirinnà, 54 anni, senatrice del Pd, relatrice della legge che ormai porta il suo nome, festeggia e racconta i primi dodici mesi di un’Italia che a passi lenti cambia nel profondo, muta pelle, abbatte pregiudizi. “Ho partecipato a decine di cerimonie da Nord a Sud. Un’esperienza umana incredibile. Ho visto coppie anziane ‘legalizzare’ i propri amori coronando il sogno di una vita, donne e uomini vittime di emarginazione e discriminazioni ritrovare coraggio, persone malate che hanno detto sì in punto di morte. E tanti giovani felici di iniziare una vita insieme”.
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Ma, appunto, Monica Cirinnà rilancia. Dalla stepchild adoption alla “gestazione per altri”. “Li ritengo diritti fondamentali. Aver dovuto sacrificare il futuro dei bambini nati nelle coppie gay per far passare la legge è stato per me un passo forzato e doloroso. Del resto, nel nostro Parlamento l’omofobia è ancora un sentimento tutt’altro che nascosto e soprattutto trasversale ai partiti…”.