Svolta storica in Serbia: per la prima volta, nel Paese balcanico dove le tendenze omofobe sono storicamente forti e a volte violente, una donna dichiaratamente lgbt assume la guida del governo. Il giovane presidente eletto (ed ex premier) europeista e riformatore Aleksandar Vucic ha annnunciato di aver scelto Ana Brnabic, dall’estate scorsa ministro della Funzione pubblica, quale suo erede alla guida dell’esecutivo. “Non è stata una decisione facile”, ha detto Vucic nella conferenza stampa in cui ha annunciato la sua scelta, “ma sono convinto che Ana Brnasbic abbia le qualità e la preparazione per portare avanti il programma di governo, proseguire nelle riforme, pgrogredire sulla strada dell’integrazione del nostro paese nell’Unione europea e continuare a migliorare l’immagine internazionale della Serbia”.
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Ana Brnabic ha appena 42 anni, è lesbica dichiarata e aveva già fatto notizia lo scorso agosto quando era divenuta la prima donna omosessuale a entrare in un governo a Belgrado. Ora diventa la prima persona lgbt dichiarata in assoluto a guidare l’esecutivo del più importante paese dell’ex Jugoslavia, la Serbia appunto che sotto la leadership di Vucic sta attuando grandi riforme, rilanciando l’economia, risanando i conti pubblici e procede a passo di marcia forzata nel negoziato per entrare nell’Unione europea.
Era stato Vucic in persona, superando resistenze e obiezioni della parte più tradizionalista del mondo politico, a imporre il suo ingresso nel governo. Adesso l’ha imposta come premier contro potenti rivali: il ministro degli Esteri uscente e premier ad interim Ivica Dacic, e la ex presidente della Banca centrale, donna ma “etero”.
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