Nel 2013, l’American Bar Association (ABA) ha rilasciato un rapporto con i quale veniva richiesto a tutti gli Stati di abolire la possibilità di utilizzare la difesa “anti-gay” o “anti-trans” in caso di omicidio o aggressione.
Infatti, stando a quanto rivelato dall’ABA, in ben 48 Stati americani è possibile utilizzare, nei casi di omicidio e/o aggressione, come difesa processuale, la difesa “da panico contro le persone gay o trans” che, se valutata, consentirebbe la diminuzione o addirittura l’abolizione della pena per il reato commesso. Il “disturbo da panico omo-transessuale” fu introdotto come disturbo mentale da uno psichiatra, Edward J. Kempf nel 1920. Oggi, però, questo disturbo non è più riconosciuto come tale da alcun manuale diagnostico e/o statistico dei disturbi mentali. Quindi, la difesa in giudizio eccependo la scriminante del “disturbo da panico omo-transessuale” non ha più nessun fondamento. Eppure continua ad essere utilizzata in tribunale. Soltanto la California e l’Illinois hanno vietato espressamente la possibilità di ricorrere a tale difesa. Speriamo che presto tutti gli altri stati si adeguino alla California e all’Illinois!