Nove attivisti LGBT sono stati arrestati e detenuti dalla polizia cinese solo per aver organizzato una conferenza sui diritti degli LGBT nella città nord-occidentale di Xian. Stando a quanto rilasciato dalla polizia, nella città di Xian non sono benvenuti omosessuali, bisessuali o transgender e, per questo, gli attivisti sono stati portati in centrale e interrogati per 8 ore consecutive.
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“Ci hanno fatto consegnare i cellulari appena arrivati in centrale e non ci hanno permesso di parlare con nessun altro se non con loro. Ci hanno tagliato fuori dal mondo per 8 ore dicendoci che i gay non erano i benvenuti a Xian e che non avremmo potuto tenere la nostra conferenza là senza mai spiegarci il perché” ha dichiarato uno dei 9 attivisti.
A quanto pare, la Cina ancora non è pronta ad essere investita dall’onda di cambiamento iniziata in Asia dal Taiwan, primo Stato asiatico ad aver legalizzato le nozze omosessuali.