Per chi crede nel significato dei numeri, il tredici rappresenta la rottura dell’armonia, incarnando il disordine. Non a caso forse sono tredici i segreti inconfessabili che ognuno di noi ha, mantiene a fatica. Con conseguente ansia e stanchezza fisica. A torturarci non sono le bugie da costruire per nasconderli, quanto il pensiero ricorrente dei «non detti». Sono queste le conclusioni di uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology. I ricercatori della Columbia Business School hanno analizzato 13mila segreti confessati da circa duemila volontari in una decina di studi precedenti, per capire su che cosa si menta.
QUALI SONO GLI SCHELETRI NELL’ARMADIO?
In tutto sono stati indagati 38 possibili tipi di segreti, dall’infedeltà coniugale (in cima alla classifica le fantasie sessuali o romantiche su una persona che non è il nostro partner) ai problemi finanziari, dall’orientamento sessuale all’aver mentito circa un hobby o aver violato la fiducia altrui. In media una persona ha il 47 per cento di chance di avere un segreto che violerebbe la fiducia di qualcuno; più del 60 per cento delle possibilità di averne uno che riguarda una bugia o una scorrettezza finanziaria; e il 33 per cento di avere un non detto che riguarda un furto, una relazione extraconiugale o un malcontento di lavoro. La ricerca svela poi che i partecipanti facciano più fatica a gestire i propri segreti quando si trovano soli con se stessi rispetto a quando sono con amici o altre persone. Insomma, secondo lo studio, facciamo più fatica a cercare degli alibi con noi stessi rispetto a delle giustificazioni con chi ci conosce.
COSA CI PESA?
Gli intervistati hanno raccontato di «sentirsi fisicamente oppressi come da un peso, dovendo nascondere qualcosa». La ricerca ha rivelato un modo inedito di pensare ai segreti e alle loro conseguenze sulla propria salute: per renderli meno pesanti da sopportare, «è meglio pensare a come accettarli, prima ancora di preoccuparsi di come celarli agli altri».
L’abitudine a nasconderli può essere dannosa per la salute: aumenta infatti i livelli di cortisolo, ormone dello stress, cosa che può portare a problemi di intestino e metabolismo, pressione alta, invecchiamento della pelle e sistema immunitario debole.
Silvia Morosi per www.corriere.it