Il quotidiano russo Novaya Gazeta segnala che le autorità russe hanno demolito quello che era stato identificato come uno dei centri di detenzione illegali per gay. Il luogo era un ex caserma militare ad Argun ma, al momento dei controlli, il luogo era vuoto.
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Gli investigatori ipotizzano che i prigionieri siano stati portati altrove, in una base a Terek, una cittadina che dista circa 60 km da Argun, ma le autorità hanno negato loro l’ingresso sostenendo che fosse in conrso un’esercitazione. Gli attivisti di Russian LGBT Network temono che questa azione sia stata fatta solo per mettere a tacere le storie sui gay in Cecenia e che le persecuzioni non siano cessate.