Luigi Pignatelli, presidente dell’Arcigay Taranto, denuncia sulla sua pagina Facebook una nuova aggressione di stampo omofobo. L’episodio, scrive l’attivista Lgbt, “è avvenuto nel pomeriggio del 4 maggio sulla spiaggia del lungomare di Taranto mentre gli altri bagnanti guardavano in silenzio”.
Pignatelli, già in passato vittima di aggressioni ed episodi di discriminazioni, racconta di essere stato infastidito e insultato da un minore e un ragazzo di circa 20 anni mentre era insieme a suo padre, che dopo una aggressione con furto del 29 marzo scorso ha deciso di accompagnare il figlio. Dopo più di un’ora d’insulti, scrive ancora Pignatelli, i due aggressori sono passati alle minacce e all’aggressione fisica.
Il padre dell’attivista è intervenuto facendo scudo al figlio ed è stato colpito alla schiena mentre Pignatelli è stato strattonato mentre l’aggressore cercava di sottrargli il cellulare sul quale aveva già digitato il 112 per chiedere l’intervento dei carabinieri.
I due aggressori avrebbero anche cercato di bruciare la bandiera dell’Arcigay gridando “muori trans” prima di allontanarsi. “Nessuno ha mosso un dito per aiutarmi” aggiunge l’attivista che è stato medicato al pronto soccorso per una contusione con una prognosi di 7 giorni. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri ma l’attivista non ha ancora presentato denuncia.
Da: Repubblica.it