Era il 1997 quando uscirono, in tutto il mondo, i famosissimi Tamagotchi. Criticati ma tanto amati dai giovani, i giocattoli del pulcino digitale, segnarono il boom di vendite in quegli anni con più di 40 milioni di Tamagotchi venduti. Oggi, 20 anni dopo, il pulcino virtuale si è evoluto, ed è ancora richiestissimo sul mercato mondiale.
I fondatori di TamaTalk, questo è il nome della versione evoluta dei Tamagotchi, hanno dichiarato a Bereznak: “La gente conosce i Tamagotchi, ma non sa come e quanto sono cambiati. Sono diventati più belli esteticamente e più ergonomici, e hanno anche dentro molte più cose”.
“Il Tamagotchi è un gadget elettronico, grande quanto mezzo pacchetto di sigarette, che rappresenta una sorta di piccolo pulcino – scrisse nel 1997 il New York Times – Mangia, dorme, fa la cacca, diventa scontroso e piagnucola – cioè, fa beep – per attirare l’attenzione. La cosa sorprendente è che le persone paghino soldi – circa 17 dollari, ma cambia a seconda del paese e del negozio – per essere infastiditi ogni paio d’ore da un animaletto che esiste solo nei cristalli liquidi di uno schermo”.