In Europa è epidemia di epatite A. Ad essere maggiormente colpiti sono gli uomini omosessuali tra i 25 e i 40 anni, soprattuto attraverso il contatto sessuale, anche se il contagio della malattia è possibile anche con il consumo di acqua e cibi contaminati, come per esempio molluschi crudi o poco cotti.
A lanciare l’allarme in Italia è la Simit, Società italiana di malattie infettive e tropicali, sulla base di un rapporto intitolato, Hepatitis A outbreaks in the EU/EEA mostly affecting men who have sex with men, pubblicato lo scorso 23 febbraio dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) che attesta il diffondersi dell’epidemia di Epatite A in diversi paesi europei.
“Tra giugno 2016 e febbraio 2017, sono stati segnalati in Europa 179 casi di epatite A (HAV) associati a tre differenti ceppi di virus di genotipo IA. L’infezione è stata osservata prevalentemente in uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM). L’entità dei focolai è con buona probabilità sottovalutata, poiché i casi segnalati si riferiscono solo a persone che si rivolgono alle strutture sanitarie e per i quali il ceppo virale è stato definito. In Italia, la presenza dei ceppi epidemici è stata confermata in 69 casi di epatite A, segnalati tra Agosto 2016 e Febbraio 2017. I pazienti provengono da 9 regioni, nell’87% dei casi sono maschi e, tra quelli che hanno risposto al questionario epidemiologico, il 68% dichiara di essere MSM. La comunicazione del rischio e la vaccinazione rappresentano due strumenti efficaci per il controllo dell’epidemia”.
La categoria più colpita, citata non a caso nel titolo del documento dell’ECDC, è quella dei maschi omosessuali, i quali, a causa delle loro, notoriamente, disordinate abitudini sessuali, figurano infatti ai primissimi posti del Piano di prevenzione vaccinale.
Secondo il documento di valutazione del rischio dell’ECDC, la pandemia coinvolge 13 paesi europei, tra cui anche l’Italia.