Il presidente del Messico, Enrique Pena Nieto, ha proposto a maggio un disegno di legge al fine non solo di legalizzare il matrimonio omosessuale a livello nazionale (attualmente legale solo in alcune zone del Paese), ma anche di garantire alle coppie gay il diritto di adottare un bambino al pari di una coppia etero e di poter cambiare sesso anche sul certificato di nascita.
Ovviamente questo disegno di legge ha creato molti malcontenti tra i messicani e molte sono state le proteste e le manifestazioni contro tali iniziative. (QUI LA FOTO del ragazzino che ha fatto il giro del mondo)
Ma, il giorno prima della più grande manifestazione di protesta organizzata in Città del Messico, gli attivisti LGBT hanno reso pubbliche le relazioni omosessuali di quattro dei preti non dichiarati che il giorno dopo avrebbero preso parte alla parata omofoba. Questa mossa però non è stata accettata da tutti i componenti della categoria LGBT messicana che, invece, si è divisa in due. Da una parte ci sono quelli che pensano che questo gesto sia stato corretto come ad esempio Cristian Galarza, noto attivista gay, che ha affermato: “Tutti hanno il diritto di non dichiararsi, se non se la sentono, nessuno li costringe. Ma quando decidi di marciare per strada condannando l’omosessualità, il matrimonio gay e i diritti egualitari, perdi irrimediabilmente questo diritto”. Dall’altra parte, invece, c’è chi ha criticato lo smascheramento come ingiusto e scorretto in quanto lo scopo che da sempre persegue il popolo LGBT è quello di evitare che gli individui vengano discriminati a causa dei propri orientamenti sessuali e, con questo gesto, gli attivisti messicani hanno fatto esattamente quello che disapprovano e censurano. “Un po’ come quelli che si schierano contro l’omicidio ma decidono di uccidere per una giusta causa.” E voi invece che ne pensate? Da che parte state?