Francesco Tommasi ha 22 anni, è siciliano, di Vittoria, ed ha raccontato a Fanpage di aver subito un’aggressione a causa del suo orientamento sessuale.
Sono stati in sei a picchiarlo proprio al centro storico della città di Vittoria due anni fa. Francesco andava a lavorare quando all’improvviso, da dietro l’angolo, sbucano sei ragazzetti in branco. “Sei un frocio” – gli hanno urlato contro a Francesco Tommasi, vittima di omofobia – poi immobilizzato e malmenato.
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Un colpo al volto, poi alla testa e al torace. Senza pietà alcuna. Quando la situazione sembrava essere calmata, lo hanno seguito continuando ad insultarlo e infine lo hanno picchiato. Grazie al soccorso di un passante, Francesco si è trovato salvo ma con qualche livido in testa e anche nel cuore. “Ho sempre subito violenza vocale, insulti omofobi – raccontato Francesco a Fanpage – la bottiglia tirata in lontananza, la parola detta “Frocio, sei la checca della situazione”. Avere avuto molte persone vicino che mi hanno supportato e anche grazie al mio lato da combattente, sono riuscito a superare il trauma. Non è stato facile affrontare una situazione da soli e penso che un buon supporto possa essere la famiglia e gli amici, quelli veri”.
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“La diversità dà un equilibrio a tutto e quindi va rispettata – dice Francesco – e i bulli per fare un male del genere vuol dire che soffrono talmente tanto, ma ho capito che l’avere l’ego e l’odio per i bulli, in realtà a me non serviva mi faceva stare soltanto che male. Sono e sarò una persona che lotta per l’uguaglianza e ai bulli auguro di iniziare a farsi un bell’esame di coscienza, crescere e capire che l’affrontare una situazione con il puro ego e rabbia, alla fine, non porta a niente, porta soltanto a un veicolo cieco senza via d’uscita”.