Giuni Russo, nome d’arte di Giuseppa Romeo, nata a Palermo il 7 settembre 1951 e deceduta a Milano il 14 settembre 2004.
È stata una delle più innovative e iconiche cantautrici italiane, nota per il suo stile musicale sperimentale e per aver spaziato tra generi diversi, come il pop, la musica sacra, il jazz, la musica tradizionale, il cosiddetto “operatic pop” e l’elettronica, sfruttando una voce dal timbro inconfondibile e dalla straordinaria estensione. A 20 anni dalla morte, ripercorriamone la storia.
La carriera di Giuni Russo è stata caratterizzata da una continua sperimentazione sonora, con influenze che spaziavano dal pop alla musica sacra, passando per il jazz e l’elettronica. La sua incredibile estensione vocale le consentiva di cimentarsi con un ampio repertorio, unendo tradizione e avanguardia in modo innovativo.
Giuni Russo è universalmente riconosciuta per il grande successo di Un’estate al mare, brano che nel 1982 ha raggiunto i vertici delle classifiche italiane e le ha garantito una fama duratura nel panorama musicale nazionale.
Nonostante la malattia che l’ha colpita negli ultimi anni, Giuni Russo ha continuato a esibirsi, partecipando anche al Festival di Sanremo 2003 con la canzone Morirò d’amore. Ha lasciato un’eredità musicale che continua a essere ricordata e celebrata. Si è spenta a Milano il 14 settembre 2004.