A raccontarlo è stata proprio Mubizana, una ragazza sudafricana, che ha accusato suo papà, suo zio e gli amici dello zio, di aver abusato di lei quando aveva 15 anni.
“Avevo 15 anni quando mio padre entrò nella mia stanza e mi obbligò a fare sesso con lui – ha dichiarato la ragazza – Non avrei mai pensato che un padre arrivasse a fare una cosa del genere a sua figlia”.
“Mi disse: ‘figlia mia odio quello che stai facendo e oggi ti dimostrerò che sei una donna, tu non sei un uomo, sei una donna quindi devi fare questo… Sapevo di cosa parlava perché mio padre era omofobo e odiava il mio essere lesbica”.
“Io ero a letto, lui si tolse le scarpe, poi i pantaloni e non capivo perché stesse facendo questo – continua il racconto di Mubizana – e mi obbligò a togliere i vestiti per evitare che poi io alla polizia potessi dire di essere stata violentata, senza abiti poteva dire che io l’avevo sedotto”
.
“Ho provato a parlargli ma lui non mi ascoltava, ho iniziato a dargli schiaffi per farlo fermare, gli chiedevo di non farlo – scrive la ragazza – ero troppo giovane e non potevo difendermi. Avevo persino paura di urlare e così mi spinse nel letto e a quel punto venne sopra di me e inserì il suo pene nella mia vagina”.
“Ogni volta che chiudo gli occhi penso a quel momento, ha fatto tutto questo perché non voleva che io diventassi lesbica”. “Dio ha creato Adamo ed Eva – ricorda la ragazza – io mi convincevo che la sua azione fosse dovuta al suo amore, mi ripetevo che lui mi amava e che voleva che diventassi una moglie. Poi, quello stesso giorno, in casa entrarono anche mio zio con dei suoi amici e insieme mi violentarono”.
“Erano tutti più grandi di me – continua il racconto della giovane – uno controllava fuori dalla finestra che non passasse nessuno mentre gli altri erano sopra di me a turno”. Mubizana ha raccontato che questa atroce esperienza l’ha portata più volte a tentare il suicidio: “mi sentivo importante, inutile e avrei preferito morire. Non capisco perché non mi abbiano ucciso e fatta morire in quel momento?”.
La ragazza ha poi confessato tutto alle autorità che però non hanno mai agito nei confronti del padre: “raccontai tutto al mio vicino che mi portò dalla polizia a denunciare tutto ma mio padre oggi è ancora un uomo libero mentre mio zio e i suoi amici sono stati arrestati. Non capisco perché mio padre sia ancora libero…”