Una ragazza omosessuale di 12 anni di Savannha ha voluto mandare un messaggio molto forte alla sua chiesa mormone.
Savannah, una giovane ragazza dello Utah, si è fatta avanti durante l’incontro mensile organizzato dalla sua chiesa mormone per dire la sua. In questi incontri, i membri di solito si alzano e fanno un discorso sul perché credono in Dio e nel Libro dei Mormoni. Nel video, la ragazza racconta ai presenti come lei creda che i suoi “genitori celesti” l’hanno fatta in questo modo.
“Credo che Dio mi ami per come sono, perché credo che Lui ami tutto il Suo creato. Mi ha donato occhi marroni, le lentiggini e mi hanno anche fatto gay. Credo che mi abbi creato in questo modo per uno specifico motivo. Nessuna parte di me è un errore. Non ho scelto di essere in questo modo e non è un capriccio. Non posso rendere le altre persone gay e starmi vicino non rende gli altri omosessuali. Sono sicura che Dio voglia che ci trattiamo con gentilezza il prossimo, anche le persone che sono diverse da noi, soprattutto se sono diverse da noi. Cristo ci ha insegnato questo e credo che quello che dobbiamo fare è semplicemente amare il prossimo.”
“Credo nel bene – continua – e faccio il possibile per essere gentile con gli altri e stare vicino a quelli che stanno soffrendo. So che non sono un’orribile peccatrice per essere quella che sono. Sono sicura che Dio mi avrebbe fatto capire di essere sbagliata, se veramente lo fossi. Spero un giorno di avere degli appuntamenti con altre ragazze, andare ai balli scolastici, tenermi per mano e andare al college. Spero di trovare una partner e un bel lavoro, di sposarmi e di avere dei bambini. E so che potrò raggiungere tutti questi obiettivi da donna lesbica! So che se Dio è là, sa che sono perfetta per come sono e che non mi chiederebbe mai di vivere la mia vita da sola o con qualcuno dal quale non sono attratto. Vorrebbe che fossi felice!”. Parole fanno davvero riflettere e fanno venire i brividi.
Ha potuto però, continuare per poco prima che le staccassero il microfono. In un’intervista rilasciata poco dopo l’accaduto al podcast “I Like to Look for Raimbow” (un podcast pro-LGBT) ha affermato: “Sono dispiaciuta perché volevo finire il discorso e sentivo come stessi dicendo qualcosa che tutti avevano il bisogno di sentire. E sono allo stesso tempo contenta perché ho finalmente potuto dimostrare a tutti che non siamo diversi ma che siamo delle brave persone”.