Coming out, ovvero il momento in cui una persona omosessuale decide di non nascondersi di più. Di dire che è gay. Agli amici, ai familiari, ai colleghi di lavoro. Una tappa così importante nella vita di ogni omosessuale che, dal 1988, in America, è stata anche lanciata una giornata celebrativa ad hoc: il National Coming Out Day.
Nel nostro Paese, secondo una recente indagine compiuta dall’Istat, su impulso del Dipartimento per le Pari opportunità, su ‘La popolazione omosessuale nella società italiana’, un milione di persone si dichiara apertamente omosessuale o bisessuale. Una cifra che sale a circa 3 milioni se si considerano anche coloro che rispondono di aver sperimentato nel corso della propria vita l’innamoramento o l’attrazione o il rapporto sessuale per una persona dello stesso sesso. Ma che non si considerano omosessuali. O che, comunque, non sentono il bisogno di rendere noto il loro orientamento sessuale. Sempre secondo il rapporto, nella maggioranza le persone intervistate hanno risposto di sentirsi più a loro agio con i propri amici e i colleghi piuttosto che con i familiari per affrontare il coming out.
#AmoreDimmelo: il fantastico video dei genitori di omosessuali (VIDEO)
Per questo, anche Arcigay Varese, sabato 14 ottobre, scenderà in Corso Matteotti a Varese dalle 14 alle 19, per far vedere a tutta la cittadinanza che non solo esistiamo, ma abbiamo anche un’irresistibile voglia di farci conoscere e di conoscervi!
Ogni persona avrà la possibilità di farsi una foto che sarà pubblicata sui canali dell’associazione social e web.
Per l’occasione, saranno inoltre affissi manifesti sulla campagna nazionale di Arcigay a Varese e Como e distribuito materiale: attraverso il QR Code presente sarà possibile avere informazioni e suggerimenti utili sul Coming Out. L’hashtag è #HoQualcosaDaDirvi.
«Fare Coming out nelle province di Varese e Como è ancora complesso» – dichiara Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese – «dire di essere una persona omosessuale, bisex, trans o intersex può ripercuotersi negativamente sugli equilibri familiari o lavorativi. È per questo che ognuno di noi dovrebbe considerare che nella propria azienda, famiglia o cerchia di amici ci sarà sicuramente una persona LGBTI che si sta nascondendo per non essere derisa. È responsabilità di ognuna e ognuno di noi rendere questa società sempre più accogliente per tutte e tutti.
Alle persone che ancora oggi si nascondono suggerisco, ognuno con i suoi tempi e il suo percorso, di dichiararsi e rendersi visibili. Migliorerete la vostra vita e quella delle altre persone.»
L’associazione si rende disponibile a aiutare chiunque abbia bisogno di supporto per il Coming out, compresi i genitori che potrebbero avere qualche insicurezza dopo il Coming out dei figli.
Mercoledì il “Coming out day” di Circomassimo
Nella sede di via Ripagrande presentazione “Io, Lauro e le rose” e poi musica e drink
Mercoledì 11 ottobre la sede di via Ripagrande 12 di Circomassimo si colorerà di musica e parole in occasione del “Coming out day”, il giorno nel quale si celebra il coraggio di gridare al mondo, senza vergogna, ciò che si è.
Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara dedicherà il Coming Out Day al libro “Io, Lauro e le rose” di Mario Artiaco che dalle 18.30 dialogherà con la psicanalista dott.ssa Chiara Baratelli. Un libro potente, doloroso, divertente, capace di toccare l’anima. La storia di tre amici e le loro bravate, l’ingenuità, il sogno, l’incoscienza, la malattia, l’omosessualità, gli abusi e “la morte che pone fine a una vita, non a una relazione”.
Due registri diametralmente opposti scandiscono il ritmo e le sensazioni. Il primo all’insegna dell’adolescenza, dei giochi, la spensieratezza, o presunta tale, e un viaggio che segna la fine di un’epoca. Il viaggio più strampalato e impraticabile cui si possa ardire. L’altro registro assume toni e circostanze drammatiche e anche l’inesorabile e lento spegnersi del protagonista finisce in secondo piano spodestato dai racconti della sua adolescenza. Il progressivo disvelarsi dell’omosessualità di Raffaele si impossessa della scena ma le scoperte circa la sua convivenza con don Peppino, benefattore incontrato all’oratorio del Santuario della Madonna di Pompei, rubano la scena e infittiscono la trama. L’ordine cronologico non viene rispettato. Raffaele racconta, e chiede di raccontare, avvenimenti assolutamente disparati nei toni, nei tempi e nelle ambientazioni. Un romanzo d’Amore, l’amore tra due uomini, quello che lega indissolubilmente le vite di tre amici, l’amore incredibilmente incompiuto tra una madre e un figlio, l’amore per un fratello e per una sorella., per padri assenti e silenti, l’amore che resta comunque e sempre più forte della morte.
Al termine della presentazione, dalle 20 fino a mezzanotte si ballerà sulle note di Dj Cat accompagnate dagli ottimi cocktail preparati dal Gruppo Giovani Circomassimo.