Un prete di Vanzaghello, nel Milano, ha creduto opportuno dichiarare che le cause del crollo del ponte Morandi di Genova sia dipese dalla sinistra e dai gay.
Don Armando Bosani, è questo il nome del parroco, ha utilizzato la tragedia di Genova per continuare le sue battaglie politiche e omofobe.
“Fanno la morale e poi lucrano senza scrupoli. – scrive il pete riferendosi alla famiglia Benetton – Sono il simbolo del capitalismo allo sfascio. E il fotografo è il loro profeta. Sono stati non solo sponsor ma anche precursori dell’alfabeto ideologico, simbolico e sentimentale della sinistra”.
“Sono stati gli interessi multinazionali del capitalismo global e dell’americanizzazione del pianeta – si legge ancora sul ‘Mantice’ in riferimento ai Benetton – coi loro profitti, il loro marketing e i messaggi contro il razzismo, contro il sessismo, a favore della società senza frontiere, Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender, ndr), trasgressiva e progressista. Le loro campagne, affidate a Oliviero Toscani, hanno cercato di unire il lato choc, che spesso sconfinava nel cattivo gusto e nel pugno allo stomaco, col messaggio progressista umanitario: società multirazziale, senza confini, senza distinzioni di sessi, di religioni, di etnie e di popoli, con speciale attenzione ai minori”.
Ricordiamo che, purtroppo, la caduta del ponte ha provocato la morte di 43 vittime!